giovedì 30 giugno 2011

SIVIGLIA

Da tempo desideravo visitare Siviglia e durante il percorso di una recente crociera, ho potuto realizzare il mio desiderio. Ho così potuto constatare che veramente Siviglia è una città splendida, pienamene meritevole della fama che la circonda

 

Siviglia sorge nelle fertili pianure del Guadalquivir e il clima è di tipo mediterraneo con influenze atlantiche,quindi con inverni miti, con temperature gradevoli in primavera e autunno, ma con estati molto calde. I giorni di pioggia sono relativamente pochi. Anche noi abbiamo trovato una bella giornata mite di sole, pur essendo dicembre avanzato

Siviglia può essere considerata centro economico, culturale e finanziario della Spagna meridionale.
E' notevole in questa città anche l'interesse turistico, essendoci la concentrazione di numerosi monumenti, in particolare l'Alcazar, la Giralda, la Cattedrale e l'archivio delle Indie.
Questi monumenti sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità  dall'UNESCO nel 1987
Il centro storico, con i suoi vicoli, è da percorrere solamente a piedi


La fondazione di Siviglia risale intorno al secolo VIII A.C. e il nome iniziale è ISPAL
Parte importante ebbe questa città durante le guerre puniche, e subì' varie invasioni da parte dei mori, ma di questa parte di storia rimangono solo i resti dell'acquedotto romano.
Alla dominazione arabo andalusa si devono le costruzioni dei più bei monumenti che ancora oggi sono un gran richiamo turistico e artistico
Il maggiore splendore artistico Siviglia lo ebbe durante il regno di Pietro I di di Castiglia, che iniziò la costruzione della Cattedrale nel luogo in cui sorgeva la moschea.  La Giralda, campanile della cattedrale era infatti il minareto della moschea



La Cattedrale è la meraviglia di Siviglia, è la più grande di Spagna e la terza per dimensione del mondo cristiano
La facciata principale si trova  lungo Avenida de la Constitucion e all'esterno è circondata dalle gradinate, che servivano come riferimento per  l'assunzione dei braccianti durante il XIV secolo

La grandiosità dell'interno non si può descrivere. Nella navata centrale, dietro il coro e chiusa da un'imponente inferriata dorata, è posta la cappella maggiore


Le volte gotiche della Cattedrale sono decorate con sculture a nervatura.
Sempre all'interno della Cattedrale il mausoleo di Cristoforo Colombo. Della grande moschea è rimasto solo il simbolo della Giralda e il giardino delle arance, che serviva per le abluzioni



Con la scoperta dell'America, Siviglia ebbe il massimo della sua storia, e divenne la città più ricca e importante della Spagna e di fatto la più potente d'Europa.
In questo periodo e sotto il regno di Carlo I, si terminò la costruzione della Cattedrale e dell'Università


Il declino di Siviglia iniziò con il crescere di importanza del porto di Cadice
Anche la canalizzazione del Guadalquivir contribuì alla diminuzione di importanza e potere di Siviglia, essendo il fiume non più navigabile
E' recente la costruzione del modernissimo ponte dellAlamillo, uno dei simboli della Siviglia moderna, che ospitò nel 1992 l'Esposizione Universale

La parte che però sempre attira, anche se si devono percorrere i vicoli a piedi, è sempre la parte antica, che è tutt'uno con la Cattedrale e la Giralda

La realizzazione della piazza di Spagna, enorme piazza a forma di semicerchio, circondata da un canale navigabile, risale ai primi anni del 900. Per la sua ampiezza e le decorazioni, è certamente una delle più belle piazze della città

Questa è Siviglia, città veramente affascinante, che meriterebbe una visita più accurata di quella offerta dall'escursione che abbiamo fatto, ma che sicuramente tornerò a visitare se mi si presenterà l'occasione

mercoledì 22 giugno 2011

CARCASSONNE

Carcassonne è un borgo medioevale perfettamente restaurato, così ben inserito che, trovandoselo improvvisamente davanti, ci si sente trasportare indietro nel tempo, oltre mille anni
La visione ha veramente dello spettacolo, uno spettacolo di altri tempi, che ho visto  comparire tante volte, e altrettante volte ho visitato, quando andando a Lourdes, si passa dalla regione Rossiglione, vicino al fiume Aude.
Le prime tracce di insediamento di Carcassonne nella regione, risalgono ai Romani, che fortificarono la collina e stabilirono la capitale di una loro colonia. La prima parte delle mura, quella settentrionale, risale appunto ai romani. I Visigoti si susseguirono ai romani nella presa di quella collina fortificata, in posizione strategica molto importante per il possesso del territorio.
La CITE', come attualmente viene chiamata Carcassonne,  protetta e fortificata da una doppia cinta di mura, con un ponte che ora è fisso, ma che nei tempi era levatoio, divenne famosa nelle crociate Albigesi, e città di frontiera tra Francia e Aragona
La visita di questa rocca medioevale è veramete molto piacevole, tutto ha sapore di antico, l'acciotolato, le case, i negozi, dove si trovano prodotti artigiali e di antiquariato, ci si trova proprio involontariamente riportati
in epoca di dame e cavalieri. Le fortificazioni vennero man mano aumentate e tuttora ci si trova davanti ad una doppia cinta di mura con 53 torri.
Le strade strette portano verso i bastioni e verso il castello di Comptal, pure ricostruito, si trovano facilmente ristoranti che servono il piatto tipico della zona, il cassoulet, piatto di carne stufata.
Non lontano dal castello la Cattedrale di St. Nazaire, miscela di stili romanico e gotico. La chiesa è molto bella, ma fotografabile molto difficilmente, dato il poco spazio di queste viuzze.
Carcassonne è stata aggiunta dall'UNESCO nel  1997 alla lista dei Patrimoni dell'Umanità

Attualmente nella parte nuova di Carcassonne si lavorano scarpe, gomma, tessili. La zona ha anche buona produzione di vino. Ma la gran parte delle entrate derivano dal turismo, perchè questa rocca sulla collina richiama sempre visitatori
Questa particolare CITE', che nelle giornate limpide gode anche dello sfondo della catena dei Pirenei, merita una visita per chi dovesse essere a passare nel dipartimento dell'Aude in Francia
La cittadella fortificata, dopo essere caduta in rovina e quasi destinata alla distruzione, fu restaurata a partire dal 1849 anche e soprattutto per l'interesse dello scrittore Prosper Mérimée

venerdì 17 giugno 2011

LA CERTOSA DI PAVIA

La CERTOSA di PAVIA GRA-CAR ( Gratiarum Chartusia ) è un monastero cistercense e Santuario della Madonna delle Grazie, situato a circa 8 km. a nord di Pavia, risale al XIV Secolo ed è stato edificato nel periodo tardo gotico italiano.
Questa la premessa storica di collocazione, mentre la collocazione geografica coincideva all'origine con il confine del parco Visconteo del Castello di Pavia e il luogo di fondazione era un bosco con una grande estensione di terreno  al confine nord del parco visconteo, zona adibita a riserva di caccia.
Il Monastero fu donato alla Chiesa e consegnato ai padri Certosini, poi con i susseguirsi dei vari ordini religiosi, si è arrivati agli attuali Padri Cistercensi della Casa Madre di Casamari che la custodiscono dal 1968. La costruzione iniziata nel 1396, fu terminata nel 1465 mentre la facciata, in tutto il suo splendore di dettagli e intarsi e sculture fu terminata nel 1507.
Questa la storia a grandi linee di quello che per me è sempre stato un grande amore, un amore che non ti tradisce e non ti lascia, che ti aspetta sempre, bello, paziente, silenzioso, in mezzo ai campi verdi coltivati e ai filari di pioppi e che quando entri, sembra salutarti con il suo silenzio pieno di pace

Ogni volta che entro mi accoglie un profumo particolare, di verde pulito, che tempo fa era addirittura di bosso, il profumo delle siepi che accompagnano verso il portale e l'ingresso della Basilica. Oggi il bosso è stato sostituito da altro sempreverde, ma il profumo è ancora nell'aria.

 Questi sono solo alcuni particolari del portale e della facciata, particolari di cui ogni volta scopro cose nuove, cose che solo una settimana prima non avevo visto e che mi colpiscono all'improvviso.
Il più grande piacere è arrivare la mattina presto, quando la folla dei turisti non fa rumore, quando la meditazione è facilitata da questo grande maestoso silenzio, che accompagna i miei passi nella visita dei chiostri

Il chiostro grande con il suo porticato che sembra non finire mai, con tutte le porte delle antiche celle dei Certosini, con il suo prato verde sempre curato e i suoi filari di rose, è la mia sosta preferita.

Il chiostro piccolo, sempre fiorito in ogni stagione, con le sue decorazioni in terracotta, le sue colonne e la visione della cupola che sembra uscire dal nulla per materializzarsi in una forma perfetta, è di una bellezza unica, imparagonabile.
Un lunghissimo discorso si dovrebbe fare per l'interno della Basilica, dove lavorarono artisti insigni, quali il Bergognone e l'Amadeo, e dove si mescolano le sculture lignee alle marmoree in una fusione che non finisce di lasciare stupiti.
Nella sacrestia vecchia è conservato un prezioso trittico in avorio e osso, opera di Baldassarre degli Embriachi, donato alla Certosa da GianGaleazzo Visconti, un gioiello di composizioni minute e tabernacoli contenenti statuine di santi, che racconta la vita di Cristo e della Vergine.
Questa opera di valore immenso è stata trafugata nell'agosto del 1984 e miracolosamente ritrovata dopo un anno, quando, smontata in parte, stava per essere portata all'estero. Dopo il recupero e il restauro il trittico è tornato alla sua originaria destinazione


La Certosa è chiaramente visibile, bianca ed eterea, in mezzo ai campi, sia per chi arriva da Milano, sulla sinistra, che per chi arriva da Pavia, sulla destra, la si vede sempre, solo la nebbia la può nascondere
E' visitabile dalla mattina al tramonto, compatibilmente con le ore di luce, perchè l'illuminazione artificiale scarseggia.
Solo il lunedì la Certosa è chiusa al pubblico, il grande portone impedisce la vista di questa immensa opera d'arte che sta in mezzo alla campagna pavese da secoli e che è sempre più apprezzata da chi ha la fortuna di visitarla.
Ho un ricordo che spesso affiora nella mia mente, un momento particolare, un concerto di Severino Gazzelloni e del suo flauto d'oro, nel cortile d'ingresso con alle spalle come palcoscenico, la facciata della Certosa tutta illuminata.
 Con grande orgoglio posso dire di esserci stata, Gazzelloni e il suo flauto sono uno degli accostamenti più belli che uno possa immaginare per la Certosa

mercoledì 15 giugno 2011

LE ROVINE DI CARTAGINE

Ho visitato le rovine di Cartagine durante lo scalo a Tunisi di una crociera nel Mediterraneo lo scorso novembre ed ho trovato la visita del sito molto interessante.
Cartagine, i cui resti attualmente sono protetti dall'UNESCO e dichiarati patrimonio dell'umanità, si trova sul lato orientale del lago di Tunisi ed è appunto un suo sobborgo.
Secondo la leggenda, Cartagine fu fondata intorno all'anno 800 A.C. da colonni fenici guidati dalla regina Didone, divenendo ben presto grande e ricca, molto potente ed influente nel Mediterraneo occidentale, fino a scontrarsi con Roma per il dominio dei mari.
Si accede ai resti archeologici attraverso un grande spazio verde con cartelli che indicano il percorso. Tutto il percorso è stato fatto con il supporto di una guida che parlava un buon italiano e cercava di fare del suo meglio per spiegare tutto lo svolgersi di quel complesso periodo delle guerre puniche che avevano coinvolto i Romani e i Cartaginesi. Annibale era il condottiero cartaginese che attraverso tre guerre, diede parecchi problemi ai Romani e anche due sconfitte. L'ultima guerra punica però determinò la distruzione di Cartagine nel 146 A.C. da parte dei Romani e la sconfitta di Annibale

Durante le guerre puniche, a Roma in Senato, Catone il Censore terminava ogni suo discorso con la frase divenuta celebre " Carthago delenda est " tradotta  " Cartagine deve essere distrutta " .
Il finale del suo discorso lo seguì fino alla morte e divenne attuazione di una profezia, perchè Cartagine fu distrutta la prima volta nel 146 A.C. 
I Romani ricostruirono poi Cartagine e ne fecero una delle città più importanti dell'impero romano, ridandole fasto e gloria, essendo veramente una base fondamentale per la dominazione del Mediterraneo

Cartagine fu poi conquistata dai Vandali nel 439 D.C. e  capitale del loro regno fino al 533, quando tornò ad essere possedimento romano.

La pressione degli eserciti arrabi però portò alla definitiva distruzione di Cartagine  nel 689. Quella pare fu l'ultima e definitiva distruzione di questo importante porto mediterraneo

Il ritrovamento della città distrutta e la sua identificazione è avvenuto all'inizio del 1800 per opera di Jean Humbert, che riuscendo a trovare quattro stele puniche ed alcuni frammenti con iscrizioni, diede definitivamente collocazione alla città di Cartagine tra le rovine che si trovano sulle rive est del lago di Tunisi .
Attualmente non so se la situazione politica di guerra civile in atto, permetta la visita di questi interessanti reperti storici, ritrovati e valorizzati dopo secoli di abbandono e dimenticanza.
Gli scali delle navi da crociera non sono più ripresi e di conseguenza neppure le visite a Cartagine