venerdì 24 febbraio 2012

PETRA IL SOGNO CONTINUA


Questa è Petra.
L'impatto che si ha alla fine del Siq è indescrivibile.
Il colore rosa ti avvolge e ti obbliga a sederti, per renderti conto se è sogno. Ancora adesso,passando le foto, sento l'atmosfera di quel luogo che pare incantato, sento i rumori, le voci dei cammellieri, l'odore particolare che non si sente in altro posto.




Il monumento più famoso, il Tesoro, appare così, quando meno lo aspetti, in modo teatrale quasi, e splendido nel suo colore, integro nella facciata scolpita nella roccia con una maestria che incanta, è veramente il Tesoro a tutte lettere.




Per visitare Petra occorrerebbero giorni, tre ore non bastano, ci spno angoli e sculture ovunque, e lo spazio è grandissimo. Non per nulla i Nabatei si erano costruiti un regno, e le ricchezze si vedono da quel che è rimasto



Monumenti funebri e facciate di templi e palazzi, sculture rose dal tempo che ha giocato con i marmi fragili e bellissimi fatti dei sedimenti delle varie inondazioni. I colori dei marmi di Petra rimangono negli occhi per sempre








Il fascino di Petra è proprio questo comparire di colore dopo il buio del canalone di roccia, da questa fenditura provocata da uno dei tanti terremoti che sconvolsero questa parte del Sinai






Nel XVI secolo, dopo aver conosciuto varie dominazioni, Petra fu dimenticata e perduta, e nessuno ne seppe più nulla. Agli inizi dell'800, un esploratore svizzero,travestito da pellegrino che voleva cercare la tomba del profeta Aronne, fratello di Mosè, riuscì ad individuare i resti di Petra e a portarla a conoscenza del mondo moderno












" Petra è il più bel luogo della terra, non per le rovine, ma per il colore delle sue rocce, tutte rosse, nere, con strisce verdi e azzurre.
Non saprai mai cosa è Petra in realtà, a meno che tu non ci venga di persona
                              Lawrence d'Arabia

domenica 19 febbraio 2012

PETRA UN SOGNO ROSA


Per descrivere Petra e le sensazioni che rimangono impresse dopo averla visitata, le parole non bastano.
Bisogna provare l'impatto con questo mondo irreale e lontano, eppure tanto vicino da potercisi sedere in fianco, vivo con il suo colore che cambia ad ogni momento, eppure tanto lontano nel tempo. Petra non si racconta, si guarda e si ricorda per sempre.
La giornata non era delle migliori per l'escursione, Petra si trova in un bacino tra le montagne ad est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal Mar Morto fino al golfo di Aqaba.
Capitale del popolo dei Nabatei, Petra ha le sue origini intorno al 650 A.C. e il percorso attuale per arrivarci è un canalone fra  pareti di roccia, il Siq, unica strada e percorribile a piedi.



Ci si avvia dunque per questo cammino lungo più di due km. ma il tempo non promette nulla di buono ed è un vero peccato non poter godere di tutte queste sfumature di colori. Speriamo solo di evitare la pioggia


Il percorso, sterrato in parte e con tratti di ciotoli è abbastanza faticoso, ma allo stesso tempo permette di osservare le rocce scolpite con fregi e decorazioni. Queste facciate fanno parte della cultura funeraria del tempo e sono un monumento unico, dichiarato dall'UNESCO nel 1985 patrimonio dell'umanità e successivamente una delle sette meraviglie del mondo moderno




Si possono osservare i vari sedimenti di roccia calcarea, i colori di queste rocce che sembrano incombere su chi passa, e ad ogni svolta colori diversi, aria diversa e sculture ovunque, anche se levigate dal tempo.









Pur essendo un gruppo numeroso, non si sente il rumore delle voci che in questo spazio stretto e alto, dove si intravede il cielo a mala pena, avrebbero l'effetto dell'amplificazione, non resta che guardare, guardare e fotografare









                                                                                                                 Continua....................