venerdì 26 luglio 2013

SALVADOR DE BAHIA


Salvador è la capitale dello stato di Bahia ed è la terza città più popolosa del Brasile, dopo San Paolo e Rio de Janeiro. Il suo nome intero è " Sao Salvador de Bahia de Todos los Santos " ma per i brasiliani è solo Salvador, o anche solo Bahia, nome che è stato utilizzato per denominare l'intero stato di cui Salvador è capitale


Fondata nel 1549, fu la prima capitale brasiliana e il primo porto coloniale. A Salvador spetta anche il titolo di prima città del Nuovo Mondo. Rimase capitale fino al 1763, quando cedette il titolo a  Rio de Janeiro
Con un clima tropicale, con le caratteristiche brevi e intense piogge, è sulle coste dell'Oceano Atlantico, con l'alternarsi di tratti rocciosi a tratti sabbiosi.


Il faro di Barra è una delle prime località visitate, seguito poi dal Mercato Modelo, dove si possono acquistare i prodotti tipici brasiliani, come abiti , sculture in legno, pelli lavorate





Nella parte alta di Salvador si trova il Pelourinho, il centro della città, che nei 1985 è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità





Nella piazza, a forma di triangolo si trovano le tre più importanti e preziose chiese di Salvador, la Cattedrale, la Chiesa Domenicana e la Chiesa di San Pietro.
Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Francesco,con il monastero annesso. L'interno della chiesa è totalmente rivestito d'oro, sicuramente una delle chiese più ricche al mondo. Le fotografie sono vietate, ci si deve solo accontentare di portarsi il ricordo




La parte bassa di Salvador è quella moderna e dei grandi alberghi e strutture, dove si può assistere agli spettacoli tipici e alle esibizioni di Capoera. I divertimenti non mancano e neppure le attrazioni per i turisti
Anche il Carnevale ha spazio, come in tutto il Brasile, pur non essendo della dimensione di quello di Rio
Le favelas sono solo da guardare da lontano, quello che si può vedere è proprio povertà



Certamente una città che non si dimentica, che rimane nel ricordo di chi la visita.





venerdì 12 luglio 2013

V E N E Z I A


Venezia , per me, è la più bella città italiana, la città dove vorrei poter viverci.
Purtroppo ho sempre dovuto accontentarmi di visite fugaci,  a partire dalla prima volta che l'ho visitata e a seguire tutte le altre, innumerevoli, sfruttando ogni occasione, ma sempre veloci
A Venezia ci si deve arrivare possibilmente in un qualsiasi giorno della settimana,  possibilmente in autunno, quando i colori di questa città splendida diventano e ritornano reali, dopo la calura estiva.


Non è difficile girare a piedi per Venezia, con una mappa e guardando i cartelli che indicano la direzione di Piazza San Marco non ci si può perdere, e il bello , per me è non sentirmi il traffico congestionato della grande città che preme alle spalle


I vaporetti, che sono poi i mezzi pubblici dei veneziani e dei turisti, se posso non li uso. Preferisco sentire la città nella sua anima e nel suo vivere, conoscere per quanto è possibile questi canali, le calli e i ponti che uniscono queste vie d'acqua, così diverse dalle nostre strade di asfalto bollente


Niente paga il rumore dell'acqua e il caratteristico odore di salmastro che vi si respira, niente paga il silenzio di certe passeggiate tranquille senza l'assillo della macchina che ti sta dietro e freme 



A piazza San Marco bisogna certo destreggiarsi tra piccioni e venditori di ricordi di ogni genere, ma sono sempre stata brava ad evitarli, da Venezia ho portato con me solo il ricordo indimenticabile di ciò che ho visto e naturalmente fotografato


Vorrei tornarci presto a Venezia per ritrovare le piccole grandi cose che si riesce a portarsi nell'anima quando si riesce ad immedesimarsi nel luogo in cui ci si trova e si riconosce e ritrova sempre.
L'ultima volta che ho visto Venezia non ne ho riportato particolari sensazioni e neppure episodi da conservare nei cassetti della memoria, direi anzi il contrario
Sono certa che Venezia mi stia aspettando.


martedì 2 luglio 2013

E F E S O


Efeso e i suoi magnifici reperti fanno subito andare con la mente alla storia antica, agli ultimi anni di vita della Madonna, a S.Giovanni Evangelista e a quello che è stato una delle sette meraviglie del mondo antico, il Tempio della dea Artemide, di cui rimane ben poca cosa
Quello che si deve visitare è in una zona piuttosto vasta, non basterebbero due giorni, e invece si deve vedere il più possibile in un tempo molto limitato
Efeso si trova nella parte più occidentale dell'Anatolia, detta anticamente Asia Minore, e attualmente parte della Turchia


Non si conoscono le origini di Efeso, la prima notizia ci viene da una iscrizione del 2000 A.C. trovata vicino ai resti del tempio di Cibele. La città si trovava, in quella che è attualmente la Turchia, fra le città di Smirne e Aydin.
Il nostro percorso di visita inizia con la casa della Madonna, a circa un'ora di strada in pulman da Smirne.
La piccola casa, posta su una collina chiamata Monte dell'Usignolo, è stata visitata una prima volta da Papa Paolo VI, poi da Papa Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI




In questa piccola casa visse la Madonna, sempre custodita e protetta da Giovanni, secondo la tradizione, fino all'età di 64 anni, quando morì e fu assunta in cielo
Meta di pellegrinaggi, questa piccola, modesta costruzione richiama i fedeli, che lasciano messaggi e preghiere sotto le sue mura




Efeso con il suo sito archeologico, che per importanza storica, è uno dei più importanti dell'area mediterranea, è la seconda tappa di questa veloce visita in Asia Minore
Tra le rovine, il teatro, la biblioteca di Celso, il piccolo tempio di Adriano, e quel che resta del tempio di Artemide, una sola colonna, che serve da nido alle cicogne
Il tempio di Artemide fu distrutto nel 401 per ordine di Giovanni Crisostomo, ma il materiale raccolto viene conservato nel museo, che, iniziato come deposito, diventa sempre più importante








Ultima sosta, ma non meno importate di questa faticosa ma interessantissima escursione, che meriterebbe  almeno due giorni di tempo, è la tomba di San Giovanni , dove l'apostolo prediletto di Gesù scrisse il suo Vangelo e l'Apocalisse
I resti della Basilica, che è anche la tomba dell'Evangelista, hanno forma di croce. Alle spalle dei resti, la fortezza, che ci hanno detto , non visitabile, così' come non ci è stata mostrata la stanza del tesoro