martedì 6 dicembre 2011

RABAT CITTA' IMPERIALE DEL MAROCCO


Arrivando con la crociera in Marocco, la visita a Rabat è una delle tappe obbligate di questo paese che per una parte delle sue coste si affaccia nel mare Mediterraneo.
Se Casablanca è la capitale economica del Marocco, Rabat ne è la capitale amministrativa e il luogo di residenza del Re.




Il palazzo reale è stato costruito accludendo una delle porte antiche di cinta dell'originale cittadella, risalente al 1100 circa, e comprendente, oltre alla cittadella, una moschea e una residenza.
La storia di Rabat e del territorio circostante, è una storia lunga otto secoli, partendo dal nucleo di fondazione per arrivare al protettorato francese


Le sue mura e la sua Kasba sono tuttora parte importante di Rabat e della caratteristica delle costruzioni fatte per difendersi dagli attacchi che potevano arrivare sia dal mare che da terra



Il percorso storico della costruzione di Rabat lungo i secoli e le varie dominazioni, si può trovare e vedere in quelli che sono gli inizi della costruzione, poi rimasta incompleta, della più grande moschea del mondo islamico



L'ingresso alla moschea attuale ci è permesso con il solito rituale delle scarpe tolte all'entrata, e poco si può fotografare, le guardie del re sorvegliano con le loro bellissime divise


All'uscita troviamo i resti della moschea incompiuta e la torre di Hassan. Ci si rende conto di quella che doveva essere la dimensione  della moschea vedendone i resti delle colonne, che circondano la torre



 
Il percorso dell'escursione ci porta verso le mura di cinta della parte antica di Rabat e tuttora parte integrante anche del complesso attuale della città imperiale




Si arriva davanti alla Kasba des Oudaia, quella che fu l'inizio della città di Rabat





All'interno delle mura di cinta si possono trovare giardini e coltivazioni ornamentali che ben rendono l'idea di quella che avrebbe potuto essere la dimensione e l'aspetto originale di Rabat
Rimane solo da vedere la parte della Medina, con i suoi vicoli e le sue casette basse, bianche e blu, con il loro particolare fascino orientale




Il ricordo dell'escursione a Rabat è molto piacevole, soprattutto per il verde e i giardini che si incontrano e per la sensazione di grande e potente che le sue mura  e la sua grande torre possono lasciare a chi la visita


3 commenti:

  1. L'impressione che se ne ricava dalle tue foto è quella di una città silenziosa, pulita, quasi asettica. E' come se il deserto abbia imposto le sue regole.

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  2. Giusta impressione, osservazione esatta. Quando si visita Rabat il Marocco di Casablanca è lontanissimo, quasi inesistente, due mondi completamente diversi

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  3. Luisa, noi vedemmo Rabat, tantissimi anni fa era il 1994, ma vedo che non è cambiata, anzi , mi sembra perfino migliorata da allora.
    Mi spiace che la nostra escursione non ci abbia portato alla moschea, ma in compenso andammo a visitare il Mausoleo di Assan II (spero che sia esatto il nome...) ed è anche un'escursione che rifarei volentieri , tornando a Casablanca, poichè Marco non l'ha vista; con lui l'unica volta che abbiamo toccato Casablanca , siamo stati a Marracheck....

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